Dall’home-banking allo smart-banking

Per milioni di italiani le questioni bancarie diventeranno sempre più smart e più digitali.

Il conto corrente online è sempre più usato, ma da oggi la tecnologia, fondamentale alleata delle banche, cambierà completamente le nostre abitudini d’uso.

I servizi online attirano ogni anno sempre più persone, basti pensare che un italiano su due consulta il web per ogni tipo informazione, dalle aziende ai prodotti, e il 42% di essi utilizza l’home-bankig regolarmente per controllare le proprie finanze.

Questo dato, davvero sorprendente, la dice lunga su quanto il mondo finanziaro e bancario oggi si basi sulla tecnologia, dove la realtà quotidiana è rappresentata dall’enorme diffusione dell’home banking. Ma le prospettive per i prossimi anni ci raccontano qualcosa in più.

Un altro esempio di rapporto banca-cliente sarà quello dello smart-banking, ovvero potremmo consultare i nostri dati  finanziari personali direttamente sul nostro smartphone.

Il nuovo sistema smart banking si basa su 5 tecnologie fondamentali: strumenti di analisi avanzata, cloud computing, piattaforme mobili, pagamenti digitali e sicurezza informatica.

Infatti, proprio perchè i pagamenti, dai più piccoli a quelli più ingenti, transiteranno sul nostro smartphone, occorrerà innalzare i livelli di sicurezza e protezione dei dati.

I nuovi portali dovranno identificare gli attacchi sul nascere e proteggere il cliente dai tentativi di frode o di furto.

In questo modo il cliente sarà al centro della sua banca senza code interminabili o appuntamenti, perchè avrà tutto ciò di cui ha bisogno quando e dove vorrà.

In passato le banche che avevano una propria tecnologia si differenziavano dalle altre, oggi se ne è sprovvista, l’eventuale cliente non prenderà proprio in considerazione la possibilità di affidarsi a quell’istituto.

Le basi da sapere per entrare nell’idea di Forex

Praticare il trading online può essere molto remunerativo se fatto seguendo determinati punti chiave come il self-control, il money management o lo sviluppo di un’attitudine finanziaria nei confronti degli strumenti che lo compongono. Comprendere, infatti, quali siano gli elementi caratterizzanti di Forex, azioni, CFD e opzioni binarie permette di sperimentare un gran novero di strategie economiche capaci di arricchire il proprio portafoglio di investimenti iniziali. Detto ciò, risulta opportuno approfondire il discorso in questione prendendo in esame una delle branche collaterali nominate poco fa ed illustrando quelle che sono le sue funzionalità principali.

Il Forex è il mercato finanziario più rapido e frenetico del mondo. Basati sul margine speculativo che si può ottenere da uno specifico accoppiamento tra due valute estere, il Forex consente di pervenire ad un profitto che prende in considerazione le fortune e le sfortune delle due monete coinvolte a seconda del periodo prescelto. Appare, quindi, evidente che il Forex sia influenzato da eventi economici e non, i cui effetti provocano rialzi o ribassi delle valute estere in grado di spingere verso modifiche strategiche alquanto opportune. Entrare in quest’ordine di idee, munendosi magari di un efficace sistema di monitoraggio, permette di racimolare, sempre e comunque, un buon tornaconto monetario.

I principali vantaggi del trading valutario li abbiamo appresi sfogliando le pagine di ForexItalia24 e sono la mancanza di commissioni per le attività svolte dai broker online, coperte a loro volta dallo spread tra domanda e offerta; l’indeterminatezza del capitale iniziale, che può essere grande o piccolo a seconda delle disponibilità dell’utente; l’apertura 24 ore su 24 del mercato Forex, territorio di continue occasioni e colpi di scena finanziari; l’elevato flusso di liquidità presente nel mercato Forex, indice di un livello medio di vincite parecchio alto; l’effetto leva, indicatore fondamentale per controllare quei contratti dal cospicuo valore finanziario. Insomma, una serie di benefit semplicemente sensazionali.

Qualora, poi, non si voglia correre il rischio di perdere il proprio capitale d’investimento, si può sempre contare sull’appoggio fornito dai broker online, società di intermediazione finanziaria capaci di esaudire ogni genere di richiesta clientelare. Grazie ad un’attività di intervento e monitoraggio continui, il broker online permette di raggiungere il proprio profitto in men che non si dica.

L’Italia agli ultimi posti in economia

Renzi afferma che l’Italia sta finalmente uscendo dalla crisi e che dobbiamo essere positivi. Sarà, ma intanto la crescita del Pil registra un minuscolo 0,7% in più rispetto al 2015, contro il +3,4% della Spagna e il +2,3% del Regno Unito.

Per non parlare del debito e del deficit del nostro Paese che non si smuovono di una virgola.

Queste difficoltà si riflettono pesantemente sulle nostre imprese che rendono difficili qualsiasi possibilità di competere con gli altri Stati europei.

Per rendere bene l’idea di quanto l’Italia sia indietro facciamo un paragone con la Germania.

Mettiamo a confronto un imprenditore italiano e uno tedesco: il nostro attende ben 227 giorni per un permesso edilizio contro i 96 del concorrente. L’italiano paga i prestiti il 20% in più, l’energia elettrica il 14% in più, e persino i nostri dowload sono più lenti rispetto agli altri.

Se poi i beni prodotti dal nostro imprenditore vengono venduti allo Stato, occorreranno 144 giorni per saldare il debito contro i 19 della Germania.

E quando deve versare tasse e contributi, vede il suo fatturato rinunciare al 64% dei profitti contro il 48% della Germania.

Si aggiunga poi che il numero di adempimenti per pagare le tasse in Italia è 14 contro i loro 9.

Dopo tutto ciò, è normale che i tedeschi ci appaiano come i primi della classe, ma è un merito che non spetta solo a loro, ma anche a molti altri paesi europei: per esempio, il Regno Unito cresce ad un ritmo tre volte maggiore al nostro.

Fare trading sul computer

Occorre solamente possedere un pc (o in alternativa un dispositivo mobile) ed una buona connessione ad internet per operare direttamente sui mercati internazionali tramite i servizi offerti da un broker di trading online. Ma come è possibile? Ed è possibile guadagnare veramente?

Con lo sviluppo delle reti internet, anche il trading si è evoluto, consentendo ai privati di accedere alle Borse mondiali per realizzare dei guadagni operando su una grande quantità di asset a disposizione: titoli, indici, cross valutari, azioni, beni di consumo e materie prime. Nel gergo del trading, gli intermediari finanziari che forniscono agli utenti i servizi per negoziare sui mercati borsistici vengono chiamati “broker”.

Questi si differenziano per le piattaforme di trading finanziario (approfondire l’argomento su http://www.osservatoriofinanza.it/piattaforme-finanziarie per saperne di più a riguardo) ossia per le interfacce che mettono a disposizione, vere e proprie “centrali operative” attraverso le quali è possibile investire tramite degli ordini. Le piattaforme variano a seconda dello strumento utilizzato: si potranno avere così dei broker appositamente specializzate nel trading con i CFD (i contratti per differenza). Con questo strumento è possibile aprire e chiudere posizioni relative ad una vasta gamma di asset, compresi quelli valutari. Le piattaforme che si concentrano su quest’ultimo settore sono quelle che vengono offerte dai broker di Forex, il Foreign Exchange Market, ossia il mercato dello scambio di monete straniere. Con questo tipo di trading, l’utente partecipa alla compra-vendita valutaria internazionale, acquisendo CFD su major (le coppie valutarie che riescono a veicolare maggiore liquidità) o diversi cross mondiali. Il potenziale guadagno deriverà dalla speculazione sulle quotazioni, che oscillano continuamente per via del commercio e degli investimenti internazionali.

Un altro strumento di trading che caratterizza la specializzazione di numerosi broker, specie quelli più recenti, è quello delle opzioni binarie. In questo caso, il profitto è garantito dalla correttezza di una previsione circa l’andamento delle quotazioni di un asset. É per questo che le funzioni di queste piattaforme si differenziano da quelle per il trading con i CFD: qui gli ordini si effettuano combinando la tipologia di opzione (alto/basso, tocca/non tocca, ad intervallo) con la scadenza (a lungo, medio, breve e persino brevissimo termine) e con l’asset a disposizione nei mercati. In caso di esito favorevole, si guadagnerà una percentuale dell’importo investito.

Appuntamenti economici del 2016

Tra gli appuntamenti economici imperdibili previsti per il 2016 non possiamo non annotare quelli incredibili di 3 Paesi emergenti che promettono grandi cose.

Economie tenaci ed evolute, nuove mete del turismo mondiale. Dall’Africa al Medio Oriente, le sorprese non mancheranno.

Lo Sri Lanka, dopo la guerra civile che ha colpito il Paese fino al 2009, ha trovato finalmente un equilibrio economico-amministrativo stabile. Secondo il DailyNews, uno dei maggiori giornali dello Stato, lo Sri Lanka prevede per il 2016 l’arrivo di 2,5 milioni di persone in visita che ammireranno soprattutto le bellezze naturali. Dallo Yala National Park, dove vivono specie rare di leopardi, alla Sigiriya, un’antica fortezza arroccata su una montagna, oggi patrimonio dell’umanità Unesco.

Spostandoci in Africa, il Kenya tra giugno e settembre ospiterà eventi importanti come la Conferenza Onu sul commercio e lo sviluppo. Infatti, negli ultimi anni, il Paese ha dimostrato di saper crescere, e la sua capitale Nairobi, è diventata un punto nevralgico per il social innovation management. Il settore digitale la fa da padrona, grazie al boom della telefonia mobile e dell’home banking.

Con una posizione geopolitica strategica tra Europa e Asia, l’Azerbaijan emerge prepotentemente dall’anonimato. Ha attirato di recente molte aziende russe interessate al petrolio che qui abbonda, infatti nel bacino del Mar Caspio sono numerosi gli insediamenti petroliferi. Ma dopo gli accordi presi sull’emergenza clima in Francia pochi mesi fa, il Paese punta anche sulle energie rinnovabili: la forza eolica va forte e presto conquisterà i mercati.

Forex, quali le società più affidabili?

Nel complicato processo del trading online capita sovente di aver a che fare con investimenti di tipo azionario o valutario. Quest’ultimo in particolare, si è diffuso capillarmente tra i professionisti del settore e prende oggi il nome di Foreign Exchange Market o più comunemente Forex.

Vista la mole di scambi di valuta estera che si verifica quotidianamente, possiamo considerare la pratica del Forex come il più grosso mercato al mondo, capace di spostare cospicui capitali in brevissimi istanti. Per accedere alle transazioni e renderle possibili è per questo indispensabile sfruttare piattaforme appartenenti a società serie ed affidabili, che seguano, come da prassi, i dettami degli enti supervisori. Questi ultimi sono rappresentati dalla CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) e dalla CySEC (Cyprus Securities and Exchange Commission), le quali controllano che tutti i parametri di regolarità vengano sistematicamente rispettati.

Le società più affidabili e l’importante ruolo della Consob

Le società più affidabili in questo particolare settore del mercato sono anche le più famose; tra queste figurano 24Option, TopOption, Banc de Binary, Plus 500 ed AvaTrade. Tutti i Forex broker qui descritti presentano requisiti particolari, che permettono agli stessi di figurare nel corposo albo dei broker cosiddetti affidabili, redatto dalla CONSOB e consultabile sul sito ufficiale dell’importante ente. Qualora siate insicuri riguardo l’autenticità di una piattaforma da voi individuata, l’albo su descritto si rivelerà di vitale importanza, consentendovi di non incappare in ardite truffe o spiacevoli inconvenienti.

Esiste un broker migliore di un altro? Dipende tutto da ciò che ne fate

Ovviamente, se dovessimo scegliere il migliore tra i broker presentati non potremmo dare una risposta certa, poiché questa dipenderà molto dall’utilizzo che ne farete, dall’esperienza che possedete e dalle capacità di investimento di cui disponete. Per concludere, il consiglio più caro, come già ampiamente illustrato, è quello di affidarsi ad una piattaforma (qui trovate la lista dei migliori broker forex sul mercato) che faccia della sicurezza il proprio vanto. D’altronde, per chiunque investa il proprio denaro nello scambio di valute (ma anche di beni o azioni) è certamente esigenza primaria sapere di poter contare su di una società corretta, riconosciuta a livello nazionale ed, ancor meglio, internazionale.

Borse internazionali: chiusura 2015 in defaillance

Termina il 2015 con un quadro negativo per le Borse internazionali, perfino per Piazza Affari che per tutto l’anno si era ben difesa con un indice Ftse Mib in vetta alla classifica tra i  più produttivi fino a pochi giorni fa con un valore raggiunto Pil sul 35 %.

I nuovi titoli quotati nei mesi scorsi avevano fatto mirabile exploit conquistando ben 5.7 miliardi di euro: regina Ipo, non solo dell’ultimo anno ma addirittura dell’ultimo decennio, e’ stata Poste Italiane che ha fruttato qualcosa come 3 miliardi di euro. Nell’ultima giornata 2015, invece, si è assistito ad una generale defaillance correlata dall’esito nefasto di fine anno a Wall Street e nelle Borse d’Europa, anch’esse in perdita a causa delle gravi problematiche con i principali istituti bancari e il mercato automobili, oltre al calo del costo petrolio insieme a tutti i titoli analoghi e ad esso connessi: indice negativo, infatti, per Eni con il – 1.5 %.

A perdere sono stati, quindi, anche  titoli bancari di rilievo come Banca Popolare di Milano con il – 0.43 % , Intesa San Paolo con il – 1.1 % , Unicredit con – 0.96 % e Monte dei Paschi con il – 1.12 %.  L’indice Ftse Mib di fatto sigla in calce l’anno appena trascorso con il – 1.12% per 21.418 punti e con un Ftse All Share sul – 0.93% per 23.235. A New York, come gia’ accennato, Dow Jones e Nasdaq in perdita a – 1.02 % e a -1.15 % , rispettivamente a 17.425 punti e a 5.007. Infine, sul fronte europeo si è delineato un quadro altrettanto poco incoraggiante:  – 0.86 % a Parigi e il – 0.5 % a Londra con 4.637 punti e 6.242 punti.

Ma e’ stato anche un altro l’elemento  che ha profondamente influenzato questa virale chiusura in perdita in tutte le Borse della realta’ economica occidentale: Christine Lagarde, nuovo direttore dell’Fmi – Fondo Monetario Internazionale dopo Dominique Strauss Kahn, ha sentenziato che il 2016 non vedra’ un gran rilancio economico  (giusto per usare un’ espressione eufemistica), e di preparsi a scottanti delusioni. Un clima di pessimismo e di timore che ha pesato come un macigno ma che andra’ comunque comprovato nel corso del 2016.

Dalle case cantoniere il business del turismo sostenibile

Avete presente le case cantoniere, quegli immobili di proprieta’ statale sotto gestione Anas, posizionati su tutto il territorio italiano, di color rosso acceso e usati come  basi per gli operai che si occupavano delle operazioni manutentive stradali?

Bene, tra Agenzia Demanio, Anas, Ministero Trasporti (Mit) e Ministero beni,attività culturali e turismo (Mibact) e’ stato firmato un protocollo di riutilizzo delle suddette strutture – ben 1244 contate – nell’ambito del  turismo sostenibile. Si inizia da un primo gruppo di 30 “progetti civetta” nell’area centro nord da presentare entro giugno 2016 per i quali sono previste operazioni di ristrutturazione e messa in gestione: successivamente sara’ avviato il bando per individuare chi puo’ essere in grado di saper trasformare una casa cantoniera in un’interessante operazione business in cui confluiranno planning alberghieri a struttura ostello, enogastronomici (specie per il centro sud) e turistici per un target di clienti internazionali. Dall’Agenzia del Demanio la garanzia del sostegno durante le infinite trafile catastali e nel relazionarsi con gli enti pubblici su territorio, cosa non certo  rapida e gradita. Inoltre e’ stata inglobata anche l’dea di salvare le unita’ in condizioni degradate nel caso in cui vi siano soggetti che decidano di occuparsi di salvarle e valorizzarle.

Il battesimo sarà celebrato con le cantoniere romane della via Francigena, per poi passare a quelle sulla Ciclovia del Sole tra Firenze e Verona e su quella tra Torino e Venezia.

L’idea e’ di lasciare agli interessati la gestione del sito, la speranza e’ che figure imprenditoriali audaci si lancino in questa possibilita’di creare una piccola impresa turistica nel pieno rispetto dei parametri sostenibili che faranno sempre piu’ parte della nostra vita negli anni a venire.