Economia a 360°

Mutui da banche estere: si possono ottenere?

Molti non lo sanno, ma in alcuni casi risparmiare sul mutuo è possibile semplicemente rivolgendosi ad una banca non italiana. Sono in particolare le banche francesi e quelle tedesche ad offrire, a parità di servizi e garanzie offerti, una buona e conveniente soluzione di mutuo. Entriamo ora più nel dettaglio e capiamo meglio quali siano gli attori in scena e quali le limitazioni imposte ai vari attori in gioco.

Mutui esteri: le possibilità

In generale la convenienza delle banche estere è legata all’esistenza negli altri paesi di un tasso di spread minore rispetto al nostro, pur affidandosi ad attori che sono presenti e affidabili anche nella nostra nazione, basti pensare al gruppo Barclays o alla Deutsche Bank, o alla Cariparma (che in realtà fa capo al gruppo Credit Agricole) e alla BNL (gruppo Bnp Paribas). Al momento tra le soluzioni migliori troviamo senza dubbio quello della Deutsche Bank, ma anche le altre realtà offrono soluzioni interessanti.

Al pari di quanto avviene nella nostra nazione, anche il mercato straniero offre una serie di promozioni dedicate a determinati attori o a soggetti che rispondano a determinati requisiti. Attenzione anche alle spese connesse alla perizia sull’immobile. E’ necessario che le stesse siano a carico della banca o in alternativa eseguibili anche dalla filiale locale del gruppo. Se così non fosse, l’operazione potrebbe costituire un costo aggiuntivo davvero notevole. è quindi necessario valutare con cura il tutto. Documentarsi, cercare le varie proposte e monitorare le diverse possibilità resta quindi anche all’estero un fattore a cui non è possibile rinunciare.

Indipendentemente dall’attore scelto, è bene considerare che non ci sono richieste aggiuntive o documenti extra da presentare. Un unico vincolo è rappresentato dal fatto che la banca deve rientrare in un paese Sepa, ovvero avere la possibilità di gestire i pagamenti elettronici. Si tratta tuttavia di un limite non troppo ristretto se si considera che sono ben 31 i paesi che aderiscono a questa convenzione

Cosa bisogna valutare

Se vi sembra di aver trovato una soluzione ottima, ricordate di valutare il mutuo nel suo costo totale. A fronte di spread più bassi anche di molto infatti, questi mutui possono avere spese accessorie o costi fissi mensili elevati. Pensiamo, ad esempio, alle spese di gestione dei singoli rid (che diventano rid internazionali) o alla spedizione delle varie comunicazioni. Attenzione dunque in fase di valutazione a non farsi prendere da facili entusiasmi.

Non trascuriamo l’impatto che un sempre maggiore ricorso ai mutui stranieri potrebbe avere sul mercato dei mutui italiano. Una sempre maggior richiesta potrebbe infatti portare le banche italiane a diminuire i tassi offerti lentamente, proprio per far fronte alla concorrenza che arriva da oltralpe. Si tratta, come intuitivo, di uno scenario al momento lontano che tuttavia potrebbe affacciarsi nei prossimi anni.

Le case all’estero

Come fare invece nei casi in cui si richieda un mutuo per una casa da acquistare all’estero? In questo caso il percorso è ancora più semplice dal momento che non ci saranno problemi legati alla perizia da effettuare in loco. In questo caso la richiesta può essere gestita direttamente dall’Italia, impegnandosi comunque in un attento controllo delle varie operazioni. Anche in questo caso, il consiglio è quello di rivolgersi a realtà bancarie che hanno delle filiali anche nella nostra nazione.

Concludiamo con una ultima e forse banale considerazione. La lingua straniera può rappresentare un ostacolo! Prima di firmare il contratto dunque ricordate di prestare attenzione al testo e se necessario ricorrete ad un legale che possa approvarlo. La terminologia usata infatti, se tradotta in maniera non corretta, potrebbe lasciare spazi a costi aggiuntivi, a condizioni non chiare o a penali non considerate, annullando di fatto il risparmio atteso.