Il trading online ha sorpreso tutti in questo 2020: un settore al quale ci si stava interessando anche prima dell’esplosione della crisi, vero, ma che aveva un po’ di difficoltà a fare il suo ingresso nella società di massa.
Sempre in bilico tra un settore di nicchia e un settore popolare, il trading online prima del 2020 riusciva ad attirare a sé per lo più persone curiose, alla ricerca di nuovi metodi per gestire intelligentemente il proprio denaro.
“Nicchia” può sembrare comunque un appellativo riduttivo se si considera che alcuni principali broker operanti nel settore, come ad esempio eToro, possono comunque vantare oltre 10 milioni di utenti all’attivo.
Tuttavia questa situazione è profondamente mutata nel 2020: con l’esplosione del Coronavirus, infatti, tutti coloro che sono impiegati in settori ritenuti di “prima necessità” si sono trovati tutt’a un tratto a dover affrontare la sempiterna problematica che attanaglia i disoccupati: come e dove reperire denaro?
Come pagare le bollette, l’affitto e le tasse che continuano ad arrivare?
Il trading online: una soluzione?
In tutto ciò il trading online rappresenta una soluzione accettabile?
Mentre continua la corsa agli investimenti online da parte degli italiani costretti alla quarantena, la nostra redazione si è occupata di analizzare il più possibile la genuinità del settore, in modo da metterne a nudo le fondamenta.
Si tratta di un settore che ha un’aspettativa di vita abbastanza lunga? Il boom che lo sta interessando è un’esplosione momentanea o il settore ha tutte le carte in regola per portare i nuovi utenti ad instaurare un rapporto di fiducia con le realtà operanti?
Il trading online, si ricorda, è un settore caratterizzato dalla possibilità di accedere agli investimenti su strumenti finanziari anche da parte di chi non dispone di capitali iniziali ingenti e, al contrario dei servizi di internet banking, non impone commissioni salate per i propri servizi.
Detto in altri termini: si tratta di un settore che non approfitta delle scarse informazioni e conoscenze in possesso dei principianti per trarre esosi profitti dalle operazioni dei nuovi arrivati.
Rimane aperto, tuttavia, il problema delle conoscenze!
Trading online: il miracolo divulgativo
Stando alle statistiche pubblicate dalle stesse piattaforme di trading online e dalla CONSOB, infatti, l’85% circa dei nuovi utenti che si registrano su broker di trading online non ha che un’idea approssimativa di come fronteggiare gli investimenti online.
Si tratta di una statistica molto importante, specialmente se si tiene conto che i dati dell’ESMA, invece, riferiscono che attualmente i trade in perdita corrispondono a circa il 70% del totale.
Si tratta di una percentuale importante, sebbene sia in costante decrescita, specialmente su alcune piattaforme. Si consideri, infatti, che tale statistica un paio di anni fa si aggirava intorno all’80%. Da cosa deriva questo miglioramento e, di conseguenza, qual è lo strumento che ha permesso al trading online di maturare e di imporsi come soluzione permanente?
Uno degli aspetti che è stato determinante per questa crescita è il social trading, ossia la possibilità da parte degli investitori di condividere le proprie operazioni giornaliere con i membri di una determinata community. Questo, ovviamente, permette di investire in maniera meno rischiosa.
Anche di social trading si parla proprio su tutti i principali siti del settore finanziario e, in particolare, su Investingoal che, dal Dicembre 2019, hanno visto un aumento di visite mensili dell’oltre 400%. I numeri sono in costante aumento e non sorprenderà affatto se i risultati di fine anno lo confermeranno come sito di punta in Italia.
Il prodotto di punta?
Guide, recensioni e opinioni su investingoal.it sono trattati in modo da riuscire a rendere chiaro anche ai principianti un settore che totalmente trasparente non lo è: attraverso studio e dedizione delle guide di investingoal.it, infatti, si possono apprendere i giusti metodi per approcciare questo settore e riuscire a ottenere i primi significativi successi con gli investimenti online.