In ogni condominio arriva il momento della nomina dell’amministratore condominio. Ma come funziona tutto l’iter e cosa prevede?
Nomina amministratore condominio – Come funziona
Non è un iter facile e per farlo bisogna fare in modo che ci sia una maggioranza concorde sul nome che è stato proposto. Bisogna arrivare al quorum sostitutivo e ci deve essere la presenza dei condomini in rappresentanza con due terzi di millesimi che rappresentano tutto il condominio nonché la maggioranza delle persone fisiche. Naturalmente perché il voto sia valido deve rappresentare la maggioranza delle persone intervenute durante l’assemblea con la metà dei millesimi del condominio.
Ci sono casi in cui l’assemblea richieda una seconda convocazione e in questo caso il quorum costitutivo è rappresentato da un terzo dei millesimi dell’edificio in aggiunta ad un terzo dei condomini contati come persone.
Una volta che si è raggiunto questo obiettivo si passa alla nomina dell’amministrazione, ovvero il mandato al neo eletto. Per questo atto è necessario che avvenga una comunicazione verbale tacita o – in base al regolamento del condominio stesso – un documento scritto valido. Con la nomina verranno consegnati tutti i documenti contabili e amministrativi per iniziare il prima possibile il lavoro.
Con le nuove disposizioni non è necessario quindi una formalizzazione dell’incarico e una investitura formale. È bene evidenziare che l’amministratore può essere rappresentato da una persona fisica oppure da una società e questo non comporta alcuna variazione su compiti o comportamento.
Nomina amministratore di condominio – Cosa prevede
Una volta che è stata consegnata la nomina e l’incarico diventa ufficiale, sarà necessario comunicare tutti i dati anagrafici, l’indicazione del locale dove riceverà i condomini con orari e giorni a disposizione con affissione di un comunicato che sia visibile a tutti in un locale comune e anche a terze persone.
Ci sarà un preventivo – che si trasformerà in contratto di amministrazione – dove il nominato specificherà in suo compenso che potrà essere forfettario o dettagliato. L’amministratore non potrà chiedere extra su lavori che si effettueranno in futuro, se non prettamente specificato.
Una polizza assicurativa potrebbe essere richiesta al fine di tutelarsi in merito ad atti compiuti durante il suo esercizio, adeguando i massimali in caso di lavori straordinari.
Il mandato scade al secondo anno e si dovrà procedere con una conferma o nomina di un successore sempre con una assemblea.
I requisiti per svolgere l’attività di amministratore di condominio sono:
- Che non abbia patito condanne con reclusione o misure preventive
- Non abbia avuto alcuna interdizione
- Non sia iscritto nell’elenco dei protesti cambiari
- Avere un diploma di maturità
- Frequentazione di un corso di 72 ore
- Svolgere la formazione periodica prevista con 15 ore l’anno in merito alla materia.