Pensioni lavoratori precoci proposta Damiano: ecco cosa dice!

Quando si parla di lavoratori precoci si fa riferimenti a chi è entrato nel mondo del lavoro prima di compiere i diciotto anni e con almeno dodici mesi di contributi versati prima dei 19 anni. Oggi, con la Riforma Fornero, possono accedere alla Quota 41 (ovvero chi ha 40 anni di contribuiti), senza requisito anagrafico, dei soggetti ammessi all’APe Sociale, ovvero i disoccupati, gli invalidi, etc. Ma chi, veramente ha requisiti per richiedere tale quota? E come cambiare con la proposta Damiano?

La Quota 41 per i precoci

Possono aderire alla cosiddetta Quota 41 gli iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria, o AGO, che hanno un’anzianità contributiva a partire dal 1995, e in questi quarant’anni di contribuzione si possono contare anche i dodici prima di compiere il diciannovesimo anno di età. Nel cumulo di contributi, tuttavia, si possono scattare dei termini di decorrenza come  il diritto alla decorrenza della pensione decorsi tre mesi dalla maturazione o il cumulo dei periodi assicurativi, che conseguono il diritto alla decorrenza della pensione dal primo giorno del mese successivo all’apertura della finestra pensionistica.

A prescindere dall’età, i lavoratori che possono richiedere la Quota 41 sono i disoccupati, licenziati per giusta causa o no e che abbiano terminato da almeno tre mesi l’indennità spettante, i dipendenti autonomi, che al momento della domanda assistono da almeno un semestre il coniuge o un parente affetto da disabilità grave (ai sensi della legge 194), oppure i lavoratori autonomi che hanno un’invalidità civile, pari o superiori al 74 %, oppure gli addenti a mansioni gravosi o usuranti.

Per accedere a questa pensione, è necessario rivolgersi ai patronati oppure visitare il sito dell’INPS, e fare domanda entro il 1° marzo di ogni anno (o almeno entro il 30 novembre, in alcuni casi). Tra la maturazione del diritto ad eccedervi e la sua decorrenza, poi, devono passare almeno tre mesi.

Le riforme del 2021

Nella legge di Bilancio del 2022 è stata proposta la Quota 102, in sostituzione della 100, il rinnovo all’Ape e l’opzione donna per un anno. La Quota 102, prevede la proroga per un anno dell’uscita dai 62 anni e alla Quota 41 senza limiti anagrafici. Il CODS, tuttavia, ha segnalato come tale decreto sia ingiusto, soprattutto per le donne.

In seguito a tali cambiamenti, nell’aprile del 2022, Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro e presidente dell’associazione Walfare&Lavoro, ritiene che sia interesse di tutti superare la rigidità della legge Monti-Fornero, soprattutto per dare priorità nei settori più colpiti dalla guerra. Per questo ha proposto un assegno anticipato solamente per la quota contributiva, puntando sulla pensione intera con penalizzazioni per la quota retributiva.