L’assicurazione vita, chiamata anche polizza vita, è un contratto che il contraente stipula con la compagnia. A fronte del pagamento di un premio, questa garantisce al beneficiario una rendita o un capitale nel caso in cui morisse o in caso di sua sopravvivenza, a una certa data.
La polizza vita può essere anche adoperata come un investimento. Si chiamano “contratti di capitalizzazione” e funzionano come veri e propri strumenti finanziari: tengono i soldi al sicuro dall’inflazione, e da altre forme di erosione, facendoli però lavorare e fruttare.
Polizza vita come investimento: come funziona
La polizza vita come investimento si configura in una vera e propria polizza di accantonamento. Questa, infatti, è un accordo tra il contraente e la compagnia assicurativa secondo cui il contraente versa una certa cifra con una certa frequenza in un dato arco temporale. La compagnia, dal canto suo, gestisce questo capitale versato affidandolo a un fondo di investimento: l’obiettivo è di restituirlo accresciuto nel valore, al fine dell’arco temporale previsto. La differenza tra un fondo e l’altro, così come tra una compagnia e l’altra, sta solo in ciò che vogliamo fare con il capitale che versiamo e, soprattutto, in quanto vogliamo rischiare.
La polizza vita come investimento, quindi, non è legata alla vita dell’assicurato ma è esposta alla variabilità dei mercati finanziari e si basa sul periodo definito all’inizio del contratto.
Tipologie di assicurazioni sulla vita
Principalmente esistono due tipologie di polizze sulla vita destinate all’investimento. La prima è quella della polizza unit linked: il premio versato converge in questo caso in un fondo di investimento interno alla compagnia assicurativa. Il capitale e le sua gestione son quindi legati ai mercati e la sua redditività dipende dal livello di rischio che si accetta. La Compagnia assicurativa si trattiene una parte del premio versato, per i costi di gestione e il resto lo distribuisce tra i fondi scelti.
Le polizze unit linked sono riscattabili anche durante la durata del contratto, così come le si può riconvertire in rendite vitalizie. Nel caso della morte dell’assicurato, inoltre, si può ottenere la liquidazione del capitale. In questo tipo di polizza vita per l’investimento, il capitale può essere versato in un’unica soluzione o in rate annuali. Il periodo del contratto varia da un minimo di cinque anni a un massimo di trenta ma si può estendere per tutta la vita.
Le polizze index liked, invece, sono veri e propri investimenti. L’assicurato versa il premio spesso in un’unica soluzione e la Compagnia divide il capitale in un’obbligazione e in un derivato. La parte più a rischio è la seconda, poiché dipende dall’andamento dell’indice a cui il derivato fa riferimento. Sono prodotti ad alto contenuto finanziari, cioè ad alto rischio: godono di poca flessibilità, che invece caratterizza le unit linked, e hanno una durata che va dai quattro agli otto anni.
Vantaggi e svantaggi
La polizza vita destinata all’investimento ha un grande vantaggio, cioè quello di garantire al contraente di risparmiare in modo regolare e costante. Inoltre, permette di investire i propri risparmi in fondi che maturano gli interessi: a fine contratto, il contraente potrà decidere se riscattare il premio maturato o reinvestirlo.
Gli svantaggi, invece, riguardano innanzitutto i costi di gestione. Questi normalmente si aggirano tra l’1 e il 2% del capitale investito inizialmente.