Investire in Borsa a metà 2020: come fare?

Investire in Borsa e recessione globale non sembrano due cose capaci di sposarsi bene tra loro. La prima, infatti, pensata per supportare l’economia globale e partecipare alla crescita dei profitti aziendali. La seconda, invece, chiaro segno di decrescita economia, che indica il calo dei ritorni anche delle principali aziende globali.

Due settori, dunque, apparentemente agli antipodi.

Stando, invece, a quanto appreso da l’investimento in borsa spiegato da TradingOnline.blog, il rapporto tra le due possibilità deve essere completamente ripensato.

Investire in borsa in tempi di recessione: strumenti flessibili

Al cuore del ripensamento del rapporto tra recessione e investimenti in borsa, infatti, vi sono particolari strumenti finanziari che permetterebbero agli investitori di trarre vantaggi anche in casi palesemente negativi.

Questa tipologia di strumenti, detti strumenti derivati, infatti, permettono di investire non tanto sul titolo in sé e per sé quanto, piuttosto, sulle sue variazioni di prezzo.

Questo cosa comporta?

Realizzando investimenti tramite strumenti derivati, dunque, si può ottenere un ritorno dai propri investimenti anche se, in occasione del ribasso di un titolo, si realizzano investimenti al ribasso (in gergo, short).

Questa tipologia di strumenti, dunque, potrebbe risultare di estremo aiuto agli investitori, specialmente in tempi bui come questi, in cui gli investimenti al rialzo sono possibili solo su pochi titoli, legati alle attività produttive la cui continuità è garantita globalmente (servizi di delivery, multimediali, medicali, etc.).

Il trading online e i CFD: la soluzione moderna

In particolar modo, per quel che concerne gli investimenti in borsa con gli strumenti derivati, in Italia sta vedendo particolare diffusione il trading online, un sistema capace di permettere a chiunque di investire in borsa sui CFD.

I CFD sono precisamente strumenti derivati versatili e veloci, disponibili su qualsiasi titolo finanziario, dalle criptovalute fino alle materie prime.

Proprio questi vantaggi hanno portato il settore a vedere uno straordinario boom in occasione dell’esplosione del Covid-19 in Italia e al progressivo prolungamento delle misure di confinamento della popolazione, atte a contenere il contagio.

Il trading online, infatti, si propone come fonte di entrate economiche alternative e che non necessita di particolari qualificazioni.

Come magistralmente spiegato nelle guide di TradingOnline.blog, infatti, tutto ciò che è necessario sapere per darsi al trading online può essere tranquillamente reperito online.

Nel caso di ottime piattaforme di investimento, inoltre, i materiali formativi sono forniti gratuitamente dai broker stessi, resi accessibili una volta completata la normale registrazione.

I numeri del trading online in Italia

Sono numeri di crescita, in forte contrasto con le notizie negative che quotidianamente vengono comunicate: il trading online continua a dar speranza alla gente.

Alcune realtà ormai possono contare svariati milioni di utenti e vantare tutte le licenze e le autorizzazioni necessarie a prestare i propri servizi su base planetaria.

Ne è un esempio fulgido la piattaforma di eToro, società israeliana che controlla l’omonimo broker di trading online.

eToro può contare su circa 10 milioni di utenti attivi e una rete di negoziazioni che non si estende solo in Europa ma valica anche i confini americani.

Si tratta di uno dei pochi e migliori esempi di piattaforma capace di imporre una marcia diversa al settore: il broker punta tutto sugli utenti, fornendo loro una vastità di titoli su cui poter investire e numerose diverse opzioni di investimento.

L’offerta di eToro, infatti, si è diversificata al punto tale da permettere non solo investimenti in CFD ma anche in titoli reali.

In Italia si tratta di una possibilità che è stata molto apprezzata e continua a riscuotere enorme successo: non solo utenti residenti, dunque, ma anche italiani all’estero o in costante viaggio.

Le possibilità del trading online, non a caso, mettono in grado di investire in qualsiasi circostanze e in qualsiasi dove: un genere di attività che può costituire una valida fonte di profitti per tutti gli italiani costretti in quarantena.