Prestiti online per giornalisti pubblicisti

Oggi parleremo di prestiti, focalizzandoci in modo particolare sulle necessità  che può avere un giornalista pubblicista di accedere ad un prestito personale tradizionale o tramite cessione del quinto. Capiremo quindi quali siano le possibilità economiche, o meglio di prestito, che si prospettano a chi svolge questa professione, capendo anche se sia davvero sempre conveniente accedere al credito titolandosi come giornalista pubblicista e come verificare alternative e condizioni dei prestiti online.

Come richiedere un prestito online

La prima cosa da fare è tenere a mente che il giornalista pubblicista di fatto è un soggetto che non vede nell’attività di giornalista la sua professione principale. Nonostante, dunque, sia legittimato e certificato il ruolo e la professione di giornalista, il soggetto nella maggior parte dei casi ha già una propria fonte di reddito certa alla quale attingere e che può essere presentata come garanzia di rientro nel prestito stesso. In fase di richiesta di prestito, dunque, bisognerà presentare entrambe la certificazione relativa ad entrambe le fonti di reddito, che cumulate rappresenteranno la garanzia totale del richiedente e la base per le valutazioni future da parte della banca sul potere di restituzione del soggetto.

Qualora si voglia  procedere ad una richiesta di prestito online ci si potrà rivolgere direttamente ad una delle banche o degli istituti di credito tradizionali, compilando l’apposita richiesta e inviando la documentazione. Ci si potrà rivolgere dunque alle singole banche o finanziarie e ai relativi siti internet, che permettono di ottenere molto velocemente dei preventivi gratuiti. Potrete dunque rivolgervi a Poste Italiane, Compass, Findomestic, Deutsche Bank, ma anche ai siti di finanziarie magari più piccole e attive su un territorio specifico. In ogni caso in fase di valutazione è opportuno considerare il TAEG legato al servizio di prestito, ma anche eventuali possibilità opzionali come ad esempio quella di saltare una rata o modificare la durata del prestito stesso. Si tratta di servizi che passano spesso inosservati, ma che in caso di necessità sono molto utili. Valutate anche la presenza di eventuali garanzie o assicurazioni aggiuntive, che potrebbero tutelarvi in caso di problemi di salute ed economici gravi, eliminando o almeno riducendo un problema in un momento già negativo per voi.

Un’altra valida alternativa è rappresentata dai comparatori online che offrono la possibilità di confrontare tra loro più proposte, al fine di identificare quella migliore, risparmiando tempo ed evitando possibili errori. Ai giornalisti pubblicisti è però data anche la possibilità di accedere ad alcuni prestiti dedicati elargiti dall’INPGI.

Condizioni agevolate INPGI

Anche l’Ordine di riferimento infatti offre servizi di accesso al prestito, con condizioni , limiti e restrizioni che vengono deliberate di anno in anno. In generale, per avere accesso al prestito sarà necessario essere membri INPGI da almeno 2 anni ed aver versato almeno 12 contributi. Nel caso di giornalisti praticanti il periodo contributivo si riduce a 6 versamenti.

Oltre a presentare domanda e documentazione, il soggetto dovrà fornire all’ente anche un impegnativa con la quale il datore di lavoro si impegna a trattenere la rata dallo stipendio mensile, nello stesso documento è obbligo dell’azienda specificare anche i dettagli relativi al TFR accantonato e alla presenza di altri possibili debiti aperti al soggetto e di cui l’azienda è a conoscenza.

L’importo richiedibile varia in base al soggetto. In caso di giornalisti praticanti, ad esempio, verranno concessi al massimo 7000 euro; in caso di giornalisti con più di 10 anni di contributi fino a 30.000 euro. Di pari valore è il limite per i giornalisti in pensione, a patto che la rata sia comunque inferiore dal 20% della pensione totale percepita.

A questo punto non vi resta che mettervi al lavoro e cercare la soluzione adatta a voi.