Il meccanismo di guadagno sul Forex sembra estremamente semplice: al fine di realizzare un profitto, occorre comprare basso e rivendere alto, guadagnando così dalla differenza positiva che si viene a generare sul bilancio. Fin qui tutto bene, ma come individuare le opportunità più proficue, identificando non solo le coppie valutarie sulle quali intervenire, ma anche i punti di apertura e chiusura dell’ordine?
Sono infatti numerosi i fattori che rendono questo processo più complicato di quello che appare. L’andamento delle quotazioni delle valute dipende da infinite variabili macro e micro economiche, eventi finanziari concomitanti, decisioni di organismi economici e politici, fino a condizioni ambientali e meteorologiche in grado di influenzare la produzione di un’intera area e quindi di generare un impatto sui prezzi nei mercati. Riuscire a gestire tutte queste variabili comporta una capacità di raccolta ed elaborazione dei dati che anche il software più efficiente al mondo avrebbe difficoltà a gestire, e questo spiega perchè guadagnare con il Forex ed il trading online non è un’attività così scontata come possa sembrare.
Però non bisogna dimenticarsi di un importante strumento, ossia i segnali trading. Specialmente per quel che riguarda il forex, infatti, i segnali offrono delle eccellenti opportunità per poter investire con ottimi risultati. Volendo semplificare il discorso si possono dividere i segnali in gratuiti, che sono quelli che vengono offerti, generalmente, dagli stessi broker, e quelli a pagamento che vengono proposti, invece, dai trader indipendenti e da società che offrono servizi finanziari per conto terzi.
Conoscere tutti questi strumenti è, al giorno d’oggi, una prerogativa fondamentale per avere successo con il trading online. Questo lo sanno bene i trader più esperti, che utilizzando quindi degli strumenti al fine di orientarsi nella scelta delle opportunità potenzialmente più rimunerative. Tra queste tecniche, si possono trovare alcuni indicatori, come il MACD e il RSI, da usare allo scopo di massimizzare le probabilità di successo con gli ordini sulle coppie valutarie.
Il primo è un acronimo di Moving Average Convergence/Divergence, uno strumento a medie mobili che consente di identificare su un grafico il momento più propizio per entrare nel mercato aprendo una posizione lunga o corta a seconda della tendenza che va a svilupparsi.
RSI sta invece ad indicare Relative Strenght Index, una visualizzazione basata su una linea che oscilla in una scala da 1 a 100; quando questa si trova sotto quota 30, indicherà uno scenario caratterizzato da una fase di vendite massicce, mentre quando supererà la soglia dei 70 punti segnalerà una spiccata concentrazione degli acquisti relativamente alla coppia valutaria presa in esame. Questi dati potranno quindi orientare il trader nelle decisioni di entrare od uscire dal mercato, per ottenere dei profitti o minimizzare un passivo.