Bonus Renzi 2018: cos’è, cosa prevede, chi lo può ottenere e cosa cambia nel 2020?

Fin da quando è stato introdotto, il cosiddetto Bonus Renzi è stato al centro delle attenzioni di tantissimi italiani: c’è chi lo ha salutato con gioia e chi lo ha etichettato negativamente definendolo un contentino; fatto sta che ci sono delle novità: vediamo cos’è il Bonus Renzi, cosa prevede, chi lo può ottenere e cosa cambia in questo 2020.

Cos’è il Bonus Renzi e cosa cambia nel 2020

Il Bonus Renzi è una misura nata per ridurre il cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti e assimilati: con l’approvazione del Decreto attutivo della Manovra 2020 sono state ufficialmente introdotte delle novità che riguardano questo bonus sia per quanto riguarda l’importo massimo che per quanto riguarda la platea dei beneficiari. Inizialmente la misura faceva riferimento ad un bonus fiscale di 80 euro a favore dei lavoratori dipendenti e assimilati che percepivano un reddito annuo di 24.600 euro (poi portato a 26.600 euro). Da quest’anno cambiano diverse cose: si allarga la platea degli interessati (si arriva a chi percepisce redditi fino a 40.000 euro) e si alza l’importo dell’agevolazione che può arrivare fino a 100 euro.

Chi lo può ottenere: i beneficiari e gli scaglioni di reddito

Un’altra novità è rappresentata dal fatto che l’importo e la modalità in cui si potrà godere del beneficio variano in base allo scaglione di reddito a cui si appartiene. Questo aggiornamento del Bonus Renzi dovrebbe rappresentare un passo di avvicinamento alla più profonda riforma dell’IRPEF che dovrebbe arrivare nel 2021. Vediamo nel dettaglio come funzionerà il Bonus Renzi nel 2020:

  • chi ha un reddito compreso tra gli 8.200 euro e i 26.600 euro continua a percepire il bonus come sempre (ovvero in busta paga), solo che l’importo salirà da 80 a 100 euro;
  • chi ha un reddito tra i 26.601 euro e i 28.000 euro per la prima volta potrà beneficiare del bonus di 100 euro direttamente in busta paga;
  • chi ha un reddito superiore ai 28.000 euro può beneficiare di una detrazione fiscale, il cui importo decresce fino ad 80 auro per chi ha un reddito di 35.000 euro lordi.
  • chi ha un reddito superiore ai 35.000 euro beneficia di una detrazione fiscale, il cui importo continua a decrescere fino ad azzerarsi per chi ha 40.000 euro di reddito lordi.

Queste novità dovrebbero ampliare la platea dei beneficiari del Bonus Renzi da 11,7 milioni a circa 16 milioni di lavoratori. L’erogazione del bonus continuerà ad essere automatica da parte del sostituto di imposta, nel senso che non sarà necessario fare alcuna richiesta. Il credito che vine anticipato in busta paga dal datore di lavoro viene in seguito recuperato dal monte ritenute fiscali; se tramite le compensazioni le ritenute fiscali non arrivano a coprire per intero il bonus, il datore di lavoro potrà recuperare la differenza dai contributi previdenziali, con l’INPS che potrà successivamente rivalersi sulle ritenute che deve versare mensilmente all’Erario quando agisce da sostituto di imposta.