Il datore di lavoro è sottoposto a una serie di obblighi nei confronti dei suoi dipendenti. Allo stesso modo, però, può godere di determinati diritti. Ma quali sono nello specifico? Nelle prossime righe troverete una breve panoramica sui diritti e doveri del datore di lavoro secondo quanto stabilito dalle normative vigenti.
Quali sono i diritti del datore di lavoro?
Il datore di lavoro è sottoposto a precisi doveri nei confronti dei suoi dipendenti, ma dall’altra parte gode anche di determinati diritti. Ma qual è la definizione di datore di lavoro, in primo luogo? Secondo quanto stabilito dall’articolo 2 del Decreto legislativo n. 81/2008, il datore di lavoro è il “soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita poteri decisionali e di spesa”.
Va da sé che dalla sua posizione derivano appunto sia obblighi che diritti, che non si fermano alla sfera della retribuzione e della definizione delle condizioni di lavoro, ma anche della tutela dei suoi dipendenti. Ciò non si ferma alla salubrità dell’ambiente di lavoro, ma anche a tutto ciò che riguarda la loro salute e la loro tutela a livello assicurativo e previdenziale. Per quanto riguarda nello specifico i diritti del datore di lavoro, questi si possono dividere in tre categorie. Egli gode infatti di potere di tipo:
- direttivo, secondo il quale l’attività dei dipendenti coincide con le esigenze dell’organizzazione;
- di controllo, tramite il quale l’imprenditore può verificare che i suoi dipendenti eseguano la loro prestazione di lavoro in base alle direttive impartite;
- disciplinare, attraverso il cui esercizio l’imprenditore può applicare le sanzioni disciplinari di legge (o previste dal contratto) nel caso in cui il lavoratore assuma una condotta contraria ai propri obblighi
Di conseguenza, affinché i lavoratori possano tenere una condotta adeguata e svolgere le loro attività in conformità alle direttive, il datore di lavoro è tenuto a informarli adeguatamente. Ciò può avvenire attraverso la pubblicazione del codice disciplinare dell’azienda. Questo deve essere quindi pubblicato in luoghi dell’azienda facilmente accessibili a tutti i dipendenti in modo da essere fruibile per tutti. Il codice disciplinare è fondamentale affinché tutti i lavoratori siano a conoscenza delle norme disciplinari e delle relative sanzioni in caso di infrazioni.
Per quanto riguarda le sanzioni, queste comprendono:
- rimprovero verbale
- rimprovero scritto
- multa
- sospensione dal lavoro
Nei casi più estremi, ovvero in caso di condotta colposa, si può arrivare al licenziamento per motivo disciplinare.
I doveri del datore di lavoro
Per quanto riguarda invece i doveri del datore di lavoro nei confronti dei lavoratori della sua azienda, troviamo:
- Retribuzione, che deve essere corrisposta nei modi e nei termini previsti dal contratto
- Sicurezza e protezione, ovvero l’adozione di misure e adempimenti in grado di garantire la sicurezza e la protezione sul posto di lavoro
- Assicurazione sanitaria e previdenziale, ovvero la tutela assicurativa o previdenziale del lavoratore mediante le assicurazioni obbligatorie previste dalla legge
- Assicurazione per responsabilità civile, per proteggere l’imprenditore dai danni recati dal lavoratore a terzi dovuti a inadempienze e mancanza di diligenza nello svolgimento delle loro mansioni contrattuali
- Privacy, ovvero la protezione della vita privata e della personalità. A tal proposito, è importante sottolineare come lo Statuto dei Lavoratori vieti espressamente al datore di lavoro di indagare circa le opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore. Lo scopo di questo divieto è quello di prevenire discriminazioni illecite, penalmente perseguibili. Allo stesso modo, la tutela della privacy del lavoratore comprende anche il divieto, per il datore di lavoro, di compiere accertamenti sull’assenza del lavoratore per malattia o infortunio in modo diretto anziché ricorrere al controllo imparziale di medici del Sistema Sanitario Nazionale.
- Impedimento della discriminazione, comprensivo di misure di impedimento della ingiustificata differenza di trattamento tra le persone dovuta a sesso, razza, origine etnica, religione, convinzioni personali, disabilità, età e orientamento sessuale
- Informazione dei lavoratori circa la gestione aziendale riguardo le ferie, le qualifiche, prospetto paghe, ecc.
- Cura del lavoratore attraverso la formazione professionale, qualificazione, assicurazione e garanzia delle condizioni di lavoro speciali per categorie protette, donne incinte, allattanti ecc.