Molte persone sono impiegate all’interno di una cooperativa di lavoro. Poche, però, sono pienamente a conoscenza circa la natura di una cooperativa, o meglio, dei diversi tipi di cooperativa che possono sussistere. In generale, possiamo affermare che la cooperativa ha scopo è mutualistico, ovvero ha lo scopo di offrire ai suoi soci delle condizioni (beni o servizi, ma nel caso in esame lavoro) a condizioni migliori rispetto a quelle che si possono trovare sul mercato.
Cosa sono le cooperative?
Le cooperative sono definite dall’articolo 2511 del Codice Civile, il quale recita testualmente: “le cooperative sono società a capitale variabile con scopo mutualistico iscritte presso l’albo delle società cooperative di cui all’articolo 2512, secondo comma, e all’articolo 223 sexiesdecies delle disposizioni per l’attuazione del presente codice.”
Di conseguenza, la cooperativa è una società formata da soci con scopo mutualistico. Ciò significa che ci soci si uniscono al fine di realizzare scambi a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle che si potrebbero ottenere agendo in autonomia sul libero mercato. Va da sé che quindi esistono diversi tipi di cooperative a seconda del tipo di rapporto mutualistico che si instaura tra il socio e la cooperativa.
Abbiamo quindi la cooperativa di lavoro, di utenza o di supporto. La cooperativa di utenza si realizza quando i soci sono consumatori di beni acquistati dalla cooperativa o utenti di servizi che questa offre. Si parla invece di cooperativa di supporto quando questa vende sul mercato beni e servizi offerti dai soci che la costituiscono. La cooperativa di lavoro, infine, si realizza quando i soci si uniscono per creare condizioni di lavoro migliori. In questo senso, i soci sono “soci lavoratori”.
A questa classificazione se ne può aggiungere un’altra, ovvero quella relativa alle attività svolte dalla cooperativa. Queste possono essere di consumo, di produzione e lavoro, agricole, di abitazione, di trasporto, della pesca, di dettaglianti e sociali. Ovviamente queste classificazioni possono fondersi tra loro oltre che aggiungersi alle prime tre.
Come funziona la cooperativa di lavoro?
Nel caso della cooperativa di lavoro, come già accennato, i soci sono detti “socio lavoratore“. In quanto tale, il socio è quindi sia un membro della società che un suo lavoratore. Al contrario del lavoratore subordinato, però, il suo è un ruolo attivo nella gestione della cooperativa. Oltre al socio lavoratore, in ogni caso, possono lavorare nella cooperativa di lavoro anche dipendenti assunti con normale contratto.
In passato il socio lavoratore aveva sì il diritto di ottenere gli utili della cooperativa e di essere retribuito, ma ha anche l’obbligo di far fronte alle perdite della società. Oggi, invece, la giurisprudenza è cambiata e al socio si applica lo Statuto dei lavoratori (fatta eccezione per l’articolo 18), con conseguente riconoscimento di tutti i diritti dei lavoratori subordinati. Ciò significa che avrà non solo degli obblighi, ma anche diritti oltre alla retribuzione mensile, come la tredicesima, il part-time, l’indennità di mobilità, la NASpi e così via.
Lavorare tramite cooperativa conviene?
Come abbiamo visto, quindi, il rapporto di lavoro con una cooperativa può essere di tipo associativo o di lavoro. Nel primo caso si ha una partecipazione piuttosto che una dipendenza. Nel secondo caso, invece, si tratta di un regolare rapporto di lavoro che può essere subordinato, autonomo collaborazione coordinata non occasionale.
Il trattamento economico in ogni caso è stabilito in base al tipo di rapporto di lavoro instaurato tra le parti. Sia i diritti dei soci lavoratori che dei dipendenti terzi sono in ogni caso stabiliti all’interno dello Statuto dei Lavoratori. Per i lavoratori subordinati che lavorano in una cooperativa di lavoro generalmente sono previsti diversi vantaggi. Tra questi figurano una maggiore retribuzione o l’accesso a beni e servizi a un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato.