Chi possiede o utilizza un immobile è bene a conoscenza del fatto che è previsto il pagamento di diversi tributi a esso connessi. Tra questi non troviamo infatti solo l’Imposta Unica Municipale (IMU), ma anche la TASI. La TASI, come vedremo, è una tassa il cui scopo è quello di coprire i costi del Comune legati all’erogazione dei cosiddetti “servizi indivisibili”. Quali sono però le MEF delibere TASI più recenti? Ecco tutto quello che c’è da saper sulle delibere del MEF sulla TASI e su questa tassa.
TASI: cos’è e chi la deve pagare?
Prima di addentrarci in quanto disposto dal MEF delibere TASI, è opportuno fare chiarezza circa la natura di questo tributo. La TASI (Tassa per i Servizi Indivisibili) è infatti di un tributo da versare al Comune di residenza tramite il quale quest’ultimo copre i costi legati alla fornitura dei cosiddetti “servizi indivisibili”. Con questo termine si indicano tutti quei servizi che il Comune eroga a tutti i cittadini e che non possono, per la loro natura, al contrario di quelli “a domanda individuale” (come per esempio il trasporto scolastico), essere ricondotti a una utenza specifica.
Tra questi servizi indivisibili rientrano, per esempio, l’illuminazione pubblica, la manutenzione stradale, la cura del verde pubblico, la protezione civile, la vigilanza urbana, l’anagrafe, l’attività svolta dalla Polizia locale e molti altri servizi che il Comune provvede al cittadino.
Differenze tra IMU e TASI
Spesso chi si trova alle prese con il pagamento di IMU e TASI, essendo entrambe riconducibili in via generale agli immobili e ai terreni che si posseggono, può avere qualche dubbio circa le differenze tra i due tributi. Come abbiamo già visto, la TASI è, in sostanza, una tassa che il cittadino paga al Comune per l’erogazione dei servizi fondamentali e indivisibili, ovvero di cui gode tutta la comunità.
Il versamento della TASI avviene sulla base del calcolo relativo agli immobili utilizzati, terreni esclusi. Ciò significa che questo tributo deve essere versato anche da chi utilizza l’immobile, se questi non coincide con il proprietario. Parliamo per esempio dell’inquilino o del comodatario. L’unico caso in cui la TASI non deve essere versata è quello relativo agli immobili sottoposti dal Comune ad aliquota zero.
Al contrario, l’IMU (Imposta Municipale Unica) è un tributo connesso al possesso di immobili, terreni o aree edificabili. Si tratta infatti di una tassa che pagano i proprietari degli immobili, e più nello specifico per le seconde (o terze o altre) case. Ciò significa che l’IMU non si paga sulla prima casa a meno che questa non rientri nella categoria di abitazione di lusso.
Inoltre, non sono sottoposti a pagamento dell’IMU:
- le abitazioni principali di categoria catastale A2, A3, A4, A5, A6 e A7
- i fabbricati rurali strumentali
- i terreni nei comuni montani
Ciò significa che, in generale, ogni cittadino è sottoposto al pagamento sia dell’IMU che della TASI.
MEF delibere TASI
Veniamo ora a quanto riguarda il MEF e delibere TASI e IMU. Come ormai ben sappiamo la TASI è stata abolita con la Legge di Bilancio 2020. Di conseguenza, è rimasta in vigore fino al 31 dicembre 2019. Dopodiché, è stata di fatto accorpata con l’IMU.
In ogni caso, di seguito riportiamo quelle che sono state le MEF delibere TASI (ovvero IMU e altre imposte). Nel corso del 2021 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha infatti fornito un riepilogo delle date di invio delle delibere IMU e di altri tributi locali, tra cui TARI, addizionale comunale IRPEF e imposta di soggiorno.
Questo riepilogo del MEF delle delibere TASI e IMU e altre imposte è stato emanato tramite la comunicazione dal titolo “Obblighi di trasmissione delle delibere regolamentari e tariffarie relative alle entrate tributarie degli enti locali. Anno d’imposta 2021- Indicazioni operative”.
Per il 2021, il MEF delibere IMU andavano trasmesse entro il 14 ottobre, inserendole sul Portale del federalismo fiscale. Ciò affinché il 28 ottobre fossero pubblicate sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze. In questo modo si sarebbe potuto controllare le relative aliquote e regolamenti.
Allo stesso modo, le MEF delibere TARI andavano altresì inserite nel Portale del federalismo fiscale entro il 14 ottobre 2021 per la pubblicazione entro il 28 ottobre 2021 sul sito www.finanze.gov.it.
Il termine per l’inserimento dell’addizionale comunale all’IRPEF nel Portale del federalismo fiscale era invece fissato per il 20 dicembre 2021, con pubblicazione nel medesimo giorno.
Per quanto riguarda invece l’imposta di soggiorno 2021, le delibere di approvazione delle tariffe e i regolamenti dell’imposta di soggiorno e del contributo di sbarco andavano trasmessi entro i successivi quindici giorni lavorativi alla pubblicazione nel sito internet www.finanze.gov.it.