I contribuenti che rientrano nella categoria dei liberi professionisti, così come i titolari di una attività imprenditoriale, sotto soggetti al pagamento di diverse imposte. Tra queste, troviamo l’IRAP, ovvero l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive. Affinché sia possibile versare quanto dovuto a titolo di IRAP, quindi, tali contribuenti devono ricorrere all’utilizzo del modello F24. In tale modello, di conseguenza, in relazione all’importo da versare dovrà essere inserito il codice tributo 1993, ovvero il codice univoco che indica tale imposta. Ma in che cosa consiste l’IRAP? Chi la deve pagare e come si paga? Ecco tutto quello che dovete sapere per non incorrere in errori.
Codice tributo 1993 e IRAP
Come abbiamo già accennato, per ogni imposta esiste un codice univoco composto da quattro cifre. Tale codice è utile per indicare, nella relativa sezione all’interno del modello F24, per cosa sono dovuti gli importi che stiamo versando. In questo modo l’Agenzia delle Entrate può catalogare le entrate per ogni contribuente in modo corretto.
Se però il pagamento dei tributi e delle imposte non dovesse avvenire entro le scadenze prestabilite, il contribuente può comunque regolarizzare la propria posizione prima di incappare in sanzioni amministrative. Lo strumento affinché ciò sia possibile è quello del cosiddetto ravvedimento operoso.
In questo senso, deve essere compilato un modello F24 che tenga conto non solo di quanto originariamente dovuto a titolo di imposte (in questo caso, a titolo di IRAP). Infatti, dovranno essere conteggiati anche gli interessi, calcolati in base ai giorni intercorsi dalla scadenza del termine per il versamento.
In caso di mancata presentazione del ravvedimento operoso, la sanzione comminata è pari al 30%. Nel caso di regolarizzazione della propria posizione in relazione al pagamento dell’IRAP tramite ravvedimento operoso, invece, la sanzione è pari allo 0,2% per ogni giorno di ritardo fino a un massimo di 14 giorni. La percentuale sale al 3% se il pagamento avviene tra i 15 e i 30 giorni di ritardo. L’entità arriva al 3,75% sopra i 30 giorni e fino ai 90 e così aumentando.
A tali importi bisogna poi aggiungere gli interessi legali, che vanno calcolati di anno in anno.
Come inserire il codice tributo 1993 nel ravvedimento operoso
L’importo relativo a questi interessi dovrà quindi essere indicato con il codice tributo 1993. Il codice tributo 1993 è, in altre parole, il codice che identifica sul modello F24 il versamento degli interessi sul ravvedimento operoso per il pagamento tardivo dell’IRAP.
Affinché la compilazione del modello F24 non presenti errori, è importante tenere a mente che il codice tributo 1993 deve essere inserito alla voce Regioni. Inoltre, deve essere inserito solo con riferimento agli importi a debito versati.
Che cos’è l’IRAP e quando si paga?
Come già accennato, l’IRAP rappresenta una tassa dovuta da chi esercita la libera professione o è titolare di attività imprenditoriale. Si tratta di una imposta che si versa alla propria Regione di appartenenza e che ha lo scopo di tassare il “valore della produzione”. In altre parole, si basa sul guadagno ottenuto dell’impresa al netto dei costi di gestione. Lo scopo di tale imposta è quello di finanziare i servizi sanitari pubblici. I soggetti sottoposti a tale versamento sono quelli di cui al Decreto Legislativo 446/1997 e s.m.
Per quanto riguarda i termini e le scadenze per il pagamento dell’IRAP, queste si dividono in due tranche. La prima rata del pagamento dell’IRAP deve avvenire entro il 30 giugno. Entro tale data deve essere versato il saldo dell’anno precedente unitamente al primo acconto per l’anno successivo. Entro il 30 novembre deve essere invece versato il secondo acconto per l’anno successivo.
Il pagamento deve essere effettuato tramite modello F24 inserendo il corretto codice tributo, ovvero:
- 3800 per il saldo IRAP
- 3805 per gli interessi dovuti per il pagamento dilazionato dei tributi regionali
- 3812 per l’acconto della prima rata IRAP
- 3813 per l’acconto della seconda rata o acconto in unica soluzione