Quello che viene chiamato CCNL Badanti (in realtà sarebbe più corretto chiamarlo contratto del lavoro domestico) stabilisce le regole per l’inquadramento del personale, indicandone le mansioni e le retribuzioni. Vediamo quali sono gli stipendi e i requisiti dei vari livelli fissati dopo l’ultimo rinnovo del contratto collettivo.
Rinnovo e livelli previsti dal contratto del lavoro domestico
L’accordo per il rinnovo del CCNL badanti è stato raggiunto il 31 gennaio del 2020 e ha stabilito i minimi retributivi per le varie categorie di lavoro domestico. Solo per i badanti conviventi c’è stato un aumento percettibile dello stipendio, mentre per gli altri livelli le cose non sono cambiate granché. Prima di andare a vedere quali sono le retribuzioni, andiamo a conoscere i vari livelli previsti dal contratto.
- Fanno parte del Livello A (conviventi):
- le colf con meno di 12 mesi di esperienza, le addette alla lavanderia, le addette alla pulizia, le addette alla pulizia e all’innaffiatura delle aree verdi, l’aiuto cucina, l’assistente di animali domestici, l’operaio comune, lo stalliere.
- Fanno parte del Livello A Super:
- l’addetto alla compagnia, le baby sitter.
- Fanno parte del Livello B:
- le colf generiche polifunzionali, l’addetto alla stireria, l’autista, il cameriere, il custode di abitazione provata, il giardiniere, l’operaio qualificato.
- Fanno parte del Livello B Super:
- l’assistente a persona autosufficiente.
- Fanno parte del Livello C:
- il cuoco.
- Fanno parte del Livello C Super:
- l’assistente alla persona non autosufficiente (non formata).
- Fanno parte del Livello D:
- l’amministratore di beni di famiglia, il capo cuoco, il capo giardiniere, l’istitutore, il maggiordomo.
- Fanno parte del Livello D Super:
- l’assistente alla persona non autosufficiente (formata), il direttore di casa.
- Fanno parte del Livello Unico:
- l’addetto alla presenza notturna (dalle 21:00 alle 8:00).
Le retribuzioni previste dal CCNL badanti
Il CCNL badanti fissa le retribuzioni minime per i vari livelli. Per chi rientra nel Livello A (conviventi con 54 ore di lavoro settimanali) è prevista una paga oraria di 4,62 euro, quindi uno sipendio mensile di 636,71 euro. Per chi rientra nel Livello A Super è prevista una paga oraria di 5,45 euro: con 54 ore di lavoro settimanali lo stipendio minimo ammonta a 752,48. Leggermente più alta la paga oraria per chi rientra nel Livello B: si sale a 5,78 euro all’ora, quindi per chi lavora fino a 30 ore settimanali lo stipendio minimo è pari a 578,83 euro, mentre per chi lavora 54 ore alla settimana la retribuzione mensile minima è pari a 810,36 euro.
Per il Livello B Super è stata stabilita una paga oraria di 6,13 euro; per chi lavora fino a 30 ore alla settimana lo stipendio minimo è di 607,78 euro, per chi lavora 54 ore alla settimana lo stipendio minimo è di 868,24 euro, mentre per chi svolge assistenza notturna (dalle 20:00 alle 8:00) la paga minima mensile è di 998,47. I cuochi che rientrano nel Livello C ricevono una paga oraria di 6,48 euro, quindi lo stipendio minimo ammonta a 671,43 euro per chi lavora 3 ore a settimana e a 926,14 per chi lavora 54 ore a settimana. La paga oraria per chi rientra nel Livello C Super è di 6,83 euro, con uno stipendio minimo di 984,01 eur per chi lavora 54 ore a settimana e di 1.131,60 euro per chi fa assistenza notturna.
Chi rientra nel Livello D ottiene una paga oraria di 7,88 euro, che corrispondono ad uno stipendio mensile di 1,157,65 euro (+171,80) per chi lavora 54 ore alla settimana. Per il Livello D Super è prevista una paga oraria di 8,22 euro, con uno stipendio minimo di 1,215,53 euro (+171,80) per chi lavora 54 ore alla settimana e di 1.397,89 euro per chi fa assistenza notturna. Inoltre il Livello Unico prevede indennità per pranzo (1,96 euro), per cena (1,96) e per l’alloggio (1,69 euro) per i conviventi. Il part-time fino a 30 ore può essere suddiviso con orario continuato dalle 6:00 alle 14:00 o dalle 14:00 alle 22:00, oppure le trenta ore possono essere spalmate in tre giorni.