Regolamento condominiale: cosa prevede e a cosa serve

Il regolamento condominiale è un insieme di regole che gli abitanti e i proprietari delle unità immobiliari del condominio devono osservare. La legge italiane prevede dei casi in cui sia obbligatoria la presenza di un regolamento di questo tipo, indicandone quali devono essere i suoi contenuti. Vediamo a cosa serve e qual è il contenuto del regolamento condominiale.

Quando è obbligatorio e a cosa serve il regolamento condominiale

L’articolo 1138 del Codice Civile prevede l’obbligatorietà della presenza di un regolamento nel caso in cui il numero dei condomini sia superiore ai dieci. È possibile emanare un regolamento anche se il numero è più basso, ma in questo caso per essere valido necessita dell’approvazione di tutti i condomini. Il regolamento deve contenere le norme relative alle cose comuni, al loro utilizzo e alla oro destinazione d’uso, alla ripartizione delle spese (con tanto di tabella millesimale), alla tutela dell’edificio e dell’amministratore. Allo stesso tempo, il Codice Civile stabilisce quelli che sono i limiti del regolamento: non può disciplinare aspetti che non riguardano la vita condominiale e. ovviamente, non può andare contro i principi fissati dalla legge.

Il regolamento condominiale può essere di due tipi, ovvero assembleare e contrattuale. Il regolamento assembleare viene deliberato dall’assemblea condominiale a cui sono chiamati a partecipare tutti i condomini. Il regolamento contrattuale invece viene approvato o sottoscritto da tutti i condomini oppure viene preparato dal costruttore o dall’unico proprietario e viene allegato agli atti di vendita; deve avere la forma scritta. Tra i due regolamenti c’è un’importante differenza: il regolamento contrattuale può prevedere limitazioni d’uso individuali sui beni comuni e sui beni individuali.

Contenuto e modifiche del regolamento

Per modificare il regolamento condominiale contrattuale è necessaria l’unanimità; per modificare il regolamento condominiale assembleare invece è necessaria la maggioranza dei partecipanti all’assemblea ed almeno i 500 millesimi. Per far sì che i condomini rispettino il regolamento, è possibile stabilire una sanzione fino a 200 euro per chi non rispetta le sue norme; se la violazione viene perpetrata, la sanzione può arrivare fino ad 800 euro. Le somme ottenute con le multe devono confluire in un fondo utilizzato per le spese ordinarie.

Nessun regolamento condominiale può vietare il possesso di animali domestici. Può però contenere regole e divieti che riguardano i bambini (ad esempio il divieto di giocare a pallone in cortile, di fare giochi rumorosi che possano evitare il riposo degli altri condomini) e gli spazi comuni (ad esempio il divieto di installazione di elementi di arredo o barbecue, il divieto di parcheggiare bicieltte e motorini, il divieto di sbattere i tappeti e così via)