E’ stato appena siglato un importante accordo di collaborazione tra due grandi colossi dell’intrattenimento e dell’informazione, ovvero Mediaset e Google-YouTube. La sinergia venutasi a creare, infatti, apre nuove prospettive e proclama la fine di contenziosi andati avanti per troppi anni, assicurando così uno sviluppo unitario di tutto ciò che ruota intorno alla definizione di piattaforme digitali dotate di contenuti qualitativamente elevati. Inoltre, tale strategia mira alla massima protezione del copyright dell’editore al fine di evitare rischiose complicazioni capaci di minare i molteplici aspetti programmatici e finanziari dietro le azioni di due player del genere. Una precauzione utile e quanto mai indispensabile.
Ad ogni modo, dopo una simile notizia il titolo Mediaset è salito del 2,37% a quota 4,584 euro. Un dato confortante stabilito proprio nel giorno della pubblicazione dell’esercizio fiscale trimestrale di Sky, rivale diretta del gruppo televisivo italiano, ma che non rappresenta altro che un piccolo passo verso gli esorbitanti rendimenti del gigante controllato dalla famiglia Murdoch: con il maggior numero di abbonati in Europa, e un’impennata nei ricavi del 6% grazie alle crescite registrate in Germania, Austria, Regno Unito e Irlanda, Sky gode di ottima salute, ed è ben lontana dal mollare la presa sulla propria fetta di mercato.
Una costante inesorabile, con la quale Mediaset deve continuamente confrontarsi soprattutto dopo la perdita di oltre 37 mila utenti avvenuta nel corso dell’ultimo periodo. L’accordo con Google-YouTube, ed altri progetti in cantiere prossimi alla definizione, dovranno, in un modo o nell’altro, dare nuova linfa alla spinta economica e finanziaria del gruppo televisivo italiano e al relativo indotto a cui fa capo.