Assicurazione a km: cos’è, come funziona, cosa copre e costi

Come funziona e cosa copre una assicurazione a km? Scopriamo quali sono tutti i punti di questa novità, costi e se conviene.

Assicurazione a km – che cos’è e come funziona

In un’era tecnologica e avanzata come quella in corso, le compagnie assicurative si sono adeguate a quelle che sono le tante richieste degli utenti finali. Ultimamente infatti si è notato il fatto di voler adeguare le polizze assicurative a delle esigenze specifiche, con scadenza specifiche e cercando anche di risparmiare quanto più possibile.

Tra le tante proposte anche l’assicurazione a km o meglio conosciuta come assicurazione auto a consumo. Questa rappresenta una assicurazione auto molto particolare che prevede il pagamento del premio annuo ma basandosi sul numero di chilometri che sono stati realmente percorsi nel corso dell’anno.

Una formula prettamente inglese – Pay per Use – che si basa sul pagamento da parte del contraente di una polizza auto personalizzata che si basa sul chilometraggio che è stato percorso ed effettuato nell’arco di un anno.

La soluzione è innovativa e consente di risparmiare soprattutto se l’auto viene usata poco o se si effettua un chilometraggio specifico nel corso dell’anno, così da non pagare polizze esose.

Assicurazione a km – Costi e convenienza

Prima di tutto è bene specificare che questa tipologia di assicurazione non è adatta nel momento in cui nel corso dell’anno si percorrono tantissimi chilometri. In questo caso specifico sarà preferibile optare per altre soluzioni. Questa tipologia viene presa in considerazione quando si percorrono pochi chilometri sotto i 10.000 all’anno.

Il suo funzionamento è specifico, infatti oltre alla quota fissa che riguarda il premio – che vale per l’intera durata della polizza – si applica una quota che si misura in base ai chilometri che vengono fatti annualmente. Per calcolare l’esatto chilometraggio si installa all’interno del veicolo un dispositivo che registra in automatico le informazioni sul veicolo tra cui proprio i chilometri percorsi. In questo caso non possono sorgere problematiche tra compagnia e cliente finale sul conteggio effettivo. Se il conteggio venisse fatto dall’utente, potrebbero in certi casi insorgere delle incongruenze, mentre il dispositivo (simile ad una piccola scatola nera) registra tutto autonomamente: i dati vengono poi letti dalla compagnia assicurativa prima del pagamento della polizza.

Il costo non si può stimare in anticipo ma viene appunto calcolato in base al corretto chilometraggio che viene percorso, con pagamento della quota forfettaria indicata nel contratto. Nel caso in cui i km percorsi fossero superiori a quelli previsti in fase di stipula contratto, sarà compito della compagnia addebitare un costo aggiuntivo sulla base delle distanze che sono state percorse in eccesso.

Prima della stipula del contratto, la compagnia chiede di fare appunto una stima su quelli che sono i km percorsi. Ma come calcolarli per arrivare alla polizza definitiva? Basterà calcolare i km dalla partenza all’arrivo e moltiplicare il tutto per un anno: questo se si percorre più o meno lo stesso percorso, con l’aggiunta di qualche extra nel caso in cui sorgessero degli imprevisti.

Il consiglio è di chiedere informazioni alla compagnia assicurativa di fiducia al fine di valutare se effettuare questa tipologia di assicurazione o la solita annuale.